Che non si muore per amore, è una gran bella verità.
Ma è anche vero che a volte ti senti morire per un amore difficile, per uno che finisce, per un altro non corrisposto. Per un amore che non è come lo immaginavi.
Ci sono amori che possono trasformare le farfalle nello stomaco in macigni, il pensiero della persona amata in un’ossessione che leva il sonno. Vorreste voltare pagina, lasciarla andare ma non vi capacitate di come le cose possano essere precipitate. Ripercorrete mentalmente la vostra storia, anche mille volte al giorno.
Se solo vi concedesse un’altra occasione, capirebbe che un amore così non c’è mai stato. E sulla base di questa relazione misurate quelle future. Ricalchi impossibili. E poi ci sono relazioni alimentate dall’ansia e dalla paura. Sono rapporti caratterizzati dalla dipendenza affettiva.
Sfiducia, Fiducia, Amore, Odio, Soddisfazione, Insoddisfazione.
Sono come onde del mare.
Tuttavia non riuscite a sottrarvi, a tornare a riva perché alla fine ci state anche bene e siete anche disposti a sopportare quella perenne sensazione di mal di mare.
Poi, quando vi lascia, vorreste starci insieme. Vi dite che non ci ricascherete più ma basta una telefonata per esser di nuovo in mezzo alla tempesta.
Dalle favole per la buona notte abbiamo imparato che ogni storia merita il suo lieto fine, il suo “e vissero felici e contenti”. Solo così possiamo chiudere il libro e addormentarci con un sorriso.